LA MANUTENZIONE IDEALE

2 risposte [Ultimo messaggio]
Ritratto di pabform
pabform
(Geek)
Offline
Geek
Iscritto: 10/01/2014
Messaggi: 60

Salve ragazzi, mi chiedevo quale sarebbe il modo meno invasivo ed al contempo più efficace per mantenere il sistema pulito ed efficiente. So che esistono svariati modi per ottenere buoni risultati lavorando da terminale tuttavia non mi azzardo a formulare ipotesi, senza aver sentito prima il parere autorevole di qualcuno di voi. Quello che intendo è semplice da capire, ottenere con semplicità il sistema aggiornato, repository ordinati e snellezza nell'esecuzione delle procedure: quali sono in sintesi i comandi da tenere ben presenti per raggiungere gli obiettivi elencati? Un saluto, ringraziando per la partecipazione non senza gli auguri di buona Pasqua e buone feste a tutti. Ciao Wink

Ubuntu Studio, Open Mandriva Nitrogen, Linuix Mint Tina, Pclos last edition, Debian Buster, Windows 10, OpenSuse last edition, Fedora last edition.

Ritratto di mandian
mandian
(Geek)
Offline
Geek
Iscritto: 12/07/2009
Messaggi: 181

Ciao pabform, scusa il ritardo della risposta ma nei periodi di "festa" si finisce spesso per fare tutto quello che non si riesce a fare negli altri periodi ...

Venendo alla risposta non so se esiste una sistema ideale per la manutenzione del sistema, anche perché ognuno di noi ha il propri gusti in materia di "ordine". In ogni caso a mio avviso quello che più aiuta è la comprensione dei meccanismi di funzionamento del sistema (cioè la lettura dei manuali dei programmi) più che lo strumento in sé, la cui scelta dipende spesso anche dalle esigenze che si hanno oltre che da gusti.

Sicuramente rpmdrake è lo strumento principale per la gestione sia dei pacchetti sia delle fonti (che personalmente apprezzo molto). Ha un'interfaccia molto semplice e pulita a prova di principiante. A mio parere questo è anche il suo principale limite poiché è progettato per funzionare nella situazione "ideale" (quella in cui i repository sono già in ordine ed i pacchetti non presentano situazioni anomale) e non è possibile fargli fare di più (altri programmi di gestione dei pacchetti in altre distribuzioni, ad esempio synaptic in Debian, hanno un interfaccia altrettanto semplice ma con poche configurazioni si riesce a renderli degli strumenti ben più flessibili). Per gestire o aggiornare un sistema già in "ordine" è forse lo strumento ideale.

Nel caso, però, che tu abbia bisogno di fare una qualsiasi altra operazione con i pacchetti (ad esempio gestione di qualche conflitto, ricerca di dipendenze, gestione dei pacchetti orfani ecc) devi per forza ricorrere agli strumenti per terminale (come tra l'altro alle volte suggerisce lo stesso rpmdrake): urpmi, urpme, urpmq ed rpm. I primi tre si occupano rispettivamente dell'istallazione dei pacchetti, della rimozione e delle operazioni di ricerca e possono essere pensati come delle versioni semplificate e specializzate di rpm. Questo è il comando principale per la gestione dei pacchetti ed alle volte per operazioni un po' più specifiche è assolutamente indispensabile.

Per quanto riguarda la gestione delle fonti in OpenMandriva è raro avere delle grane in quanto di solito bastano i quattro repository ufficiali (main, contrib, nonfree e restricted) con i relativi update che sono già impostati di default (al più vanno abilitati). Se usi l'architettura x86_64 può capitarti di aver bisogno anche dei repositori i586 (ad esempio se usi wine) e lo puoi fare sia con rpmdrake sia da terminale con urpmi.addmedia che è molto semplice da usare, ma puoi anche editare a mano il file di configurazione /etc/rpm/urpmi.media, una volta letto con molta attenzione il manuale.

Tieni anche d'occhio la directory dove vengono scaricate le liste dei pacchetti (/var/lib/urpm/urpm) dove si potrebbero accumulare file non più utili (ad esempio se decidi di disabilitare una certa fonte o semplicemente se le cambi nome, ecc).

Se per "sistema aggiornato" intendi dire l'ultima versione disponibile di un certo programma allota puoi abilitare anche i repository backport (a me non hanno mai causato grossi problemi)

Per esperienza devo dire che la rimozione dei pacchetti orfani non mi ha mai dato problemi, perciò ti consiglio toglierli (in genere rpmdrake ti indica quando farlo e comunque bisogna farlo da terminale).

Questo per quanto riguarda le configurazioni "standard". Poi se hai altre esigenze (ad esempio hai bisogno di istallare/compilare programmi che non sono presenti nei repository, ...) di volta in volta puoi utilizzare lo strumento più adatto all'obiettivo.

Non ho capito se per "sistema pulito" intendi anche dal punto di vista delle configurazioni sia dei programmi utenti sia quelle di sistema.

Spero di averti in qualche modo risposto (a tutto?). Mi rimane la curiosità di conoscere quali erano i metodi/programmi a cui avevi pensato tu.

ciao,
mandian

Ritratto di pabform
pabform
(Geek)
Offline
Geek
Iscritto: 10/01/2014
Messaggi: 60

Grazie per risposta mandian, credo tu mi abbia detto tutto quello che volevo sapere, la mia era una domanda generica riferita sia al sistema funzionante che a quello con qualche problemino, per me fino ad ora è andato tutto bene, faccio l'update da linea di comando in genere, più per abitudine che altro e i comandi che mi hai fornito in caso di problemi soddisfano la mia curiosità. Io ho installata anche Mageia che mi dà qualche problema nella configurazione delle fonti, niente di grave ma debbo documentarmi per risolvere. Mandriva invece è stabile, per l'uso che ne faccio mi soddisfa. Anche il lavoro con i server sul web (porto avanti un paio di siti) mi funziona bene quindi le tue indicazioni sono perfette per avere sotto controllo tutto quello che potrebbe accadere, prevenire è meglio che curare...ti ringrazio e ti auguro buon lavoro, ciao. Smile

Ubuntu Studio, Open Mandriva Nitrogen, Linuix Mint Tina, Pclos last edition, Debian Buster, Windows 10, OpenSuse last edition, Fedora last edition.